Donne: Gancitano, superare la paura di essere leader
20 Marzo , 13:01
(ANSA) - TORINO, 20 MAR - "Perché le donne riescano a raggiungere i vertici della politica e dell'economia nel nostro Paese occorre che le donne credano in modo definitivo di poter essere delle leader. Spesso sono le donne, anche le più emancipate, a sottostare ad un pensiero maschilista ancora molto radicato nella nostra società. Passi in avanti sono stati fatti, ma si procede con fatica, basta vedere la presenza ancora così minima di donne nell'ultimo governo Draghi o nel governo della Regione Piemonte in cui le nomine femminili nei ruoli apicali sono state 9 su 83". Lo ha detto Monica Gancitano, scrittrice e filosofa partecipando oggi alla presentazione web di 'La senti questa voce', progetto di Torino Città delle Donne promosso da Antonella Parigi alla quale hanno partecipato anche la senatrice Emma Bonino e la giornalista Tiziana Ferrario. "Si dice tanto che le donne sono nemiche delle donne - dice Gancitano - e che non sanno fare rete. Questo è in parte vero perché le donne tendono a vedere nemiche le donne che mirano ad ottenere quello che vogliono raggiungere loro, ma è fondamentale cambiare questo per cambiare la società. E' possibile". Tra i tanti commenti raccolti in chat nell'incontro anche quello di Marco Berruto, ex ct della nazionale italiana di pallavolo, recentemente entrato nella segreteria nazionale del Pd: "questo è il più bel programma politico per Torino di questi ultimi anni". (ANSA).
Torino: La senti questa voce, campagna politica al femminile
Al via rete delle donne nelle città italiane per nuovo welfare
20 Marzo, 12:19
(ANSA) - TORINO, 20 MAR - "Una città a misura delle donne, e con un modello di welfare molto più inclusivo e vicino ai bisogni reali, è una città a misura di tutti, perché i bisogni delle donne sono quelle della collettività, bisogna inserire elementi nuovi nelle campagne politiche cittadine, a partire dalla campagna elettorale per il sindaco di Torino". Lo ha detto Antonella Parigi, ex assessore al Turismo della Regione Piemonte e ideatrice di progetti culturali come 'Il Circolo dei Lettori' e 'Torino Spiritualità' presentando oggi sul web 'La senti questa voce?', un insieme di proposte politiche preparate da 400 donne professioniste aderenti al manifesto 'Torino Città delle Donne' nato nei mesi scorsi. Un progetto per Torino che però si sta allargando a gruppi di donne in tutta Italia, molte delle quali oggi in streaming, di città quali Matera, Potenza, Roma, Milano. Le proposte sono state avanzate da 8 gruppi di lavoro intorno ai temi lavoro, abitare, decidere, educare, amministrare, convivere, curare, promozione del benessere. All'incontro hanno partecipato, tra gli altri la senatrice Emma Bonino, la giornalista Tiziana Ferrario e la scrittrice e filosofa Maura Gancitano. (ANSA).
Donne: Emma Bonino, più rete e su obiettivi precisi
Attenzione a non promulgare leggi contro le donne come Quota 100
20 Marzo , 11:26
(ANSA) - TORINO, 20 MAR - "Sicuramente in questi anni il tema delle diseguaglianze di genere è diventato di ordinaria discussione, ma le donne devo fare più rete e concentrarsi su singoli obiettivi primari, per non perdere energie fondamentali, un po' come si fece negli anni '70 con il divorzio, l'aborto e la riforma della famiglia. Urge trovare priorità e lavorare su quelle non dimenticandoci che il potere piace a chi ce l'ha e le donne devono sgomitare ancora molto". Lo ha detto la senatrice Emma Bonino intervenendo oggi alla presentazione di 'La senti questa voce', promossa da Torino Città per le Donne (ToxD), la rete che raccoglie centinaia di donne promossa da Antonella Parigi, già assessore regionale al Turismo e ideatrice di realtà culturali come 'Il Circolo dei lettori' e Torino Spiritualità. "Sto partecipando in questi giorni a molti webinar sul tema - ha aggiunto Bonino - domani per esempio abbiamo un incontro con 5 ministri, lunedì ne ho uno con le donne della Sicilia. Il problema è promuovere leggi che non penalizzano le donne come 'quota 100', e andare incontro ai loro veri bisogni, penso ad esempio ai voucher francesi dedicati a tutti i tipi di famiglia. Non credo infatti sia giusto focalizzarsi solo su asili nidi e famiglie tradizionali, perché la vita delle donne oggi è molto più complessa e non tutte hanno figli, ma tutte hanno bisogni. Gli asili sono importantissimi, ma attenti a non cogliere la realtà per quello che è". (ANSA).