Nasce “Scuola libera Mahsa Amini" un laboratorio a disposizione della diaspora iraniana in Italia e di tutti coloro che vogliono interrogarsi sul presente e sul possibile futuro dell’Iran, una “cassetta degli attrezzi” per gli attivisti, gli studenti, le/gli iraniane/i che guardano al futuro del loro paese che – senza pretesa di esaustività – vuole dare chiavi di lettura, permettere il confronto, offrire al movimento basi per evolvere, capire e osservare sé stesso “dal di fuori”, ossia, vedersi “raccontato” da terzi con un approccio didattico e narrativo allo stesso tempo.

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In questi ultimi sei mesi abbiamo visto nelle nostre piazze, nella stampa nazionale e internazionale l’avvio e l’evoluzione di un movimento che sta coinvolgendo e sconvolgendo il mondo intero. Milioni di iraniane e iraniani, sia Iran che nel resto del mondo, sotto lo stesso inno alla libertà Zan Zendeghi Azadi in maniera del tutto spontanea si sono riversati nelle piazze globali per chiedere tutti, a gran voce, DEMOCRAZIA.
Persone diverse tra loro per orientamenti politici, trascorsi personali, estrazione sociale, nazioni di residenza, hanno saputo riconoscersi e identificarsi, in maniera inedita, negli stessi valori e nelle stesse istanze di uguaglianza, libertà, democrazia, rispetto del pluralismo.
Come Associazione TOXD abbiamo accompagnato i primi passi e il cammino del gruppo di ragazze e ragazzi iraniani che, anche a Torino, ha dato vita al movimento per la democrazia in Iran.
Peculiarità quali la spontaneità, l’etero-organizzazione, l’assenza di ideologie sottostanti, il pluralismo di voci, l’a-partiticità, la guida femminile e il connotato l’intergenerazionale fanno di questo movimento un unicum che merita una riflessione propria, oggi, per leggere la storia nel presente e non postuma.
L’Iran del domani è un quadro ancora da dipingere eppure ne vediamo i primi tratti prendere vita e forma, su una scala non più solo interna e nazionale.
Oggi più che mai ci è sembrato che il movimento Woman Life Freedom abbia bisogno di chiavi di lettura, di una guida, di un’analisi che vada oltre la cronaca giornalistica e che esorti tutti a una riflessione più profonda.
Su questo solco nasce allora l’idea della “Scuola libera Mahsa Amini" un laboratorio a disposizione della diaspora iraniana in Italia e di tutti coloro che vogliono interrogarsi sul presente e sul possibile futuro dell’Iran, una “cassetta degli attrezzi” per gli attivisti, gli studenti, le/gli iraniane/i che guardano al futuro del loro paese che – senza pretesa di esaustività – vuole dare chiavi di lettura, permettere il confronto, offrire al movimento basi per evolvere, capire e osservare sé stesso “dal di fuori”, ossia, vedersi “raccontato” da terzi con un approccio didattico e narrativo allo stesso tempo.Il percorso si rivolge a tutti e, in particolare, alla comunità iraniana in questi mesi impegnata tutta nel movimento “Woman life freedom”, agli studenti universitari (e non) e alla cittadinanza di ogni età, interessati a comprendere i fattori sottostanti la costruzione di un percorso democratico per l’Iran, che si vogliano avvicinare ad un impegno diretto o se già impegnate/i, vogliano affrontare la storia, i significati e il nucleo valoriale di un modello politico che aspira all’uguaglianza, al dialogo e all’esercizio dei diritti di ciascuno e di tutti.

LIBERA SCUOLA
Mahsa Amini

di Torinocittaperledonne

LEZIONE INAUGURALE
26 APRILE 2023 - 18.00/20.00 @RINASCIMENTI SOCIALI


A SCUOLA DI DEMOCRAZIA, DI DIRITTI, DI EMPOWERMENT “FEMMINILE” E NON
ANTONELLA PARIGI E DENIZ ALI ASGHARI KIVAGE

Che cos’è una scuola di democrazia? Dialogare, ragionare sul movimento “Woman life freedom”.Da mesi iranian* di tutto il mondo scendono nelle piazze, protestano, pubblicano ogni tipo di documenti di denuncia sui social, dialogano, si riuniscono, sperimentano e tessono collegamenti e corrispondenze per reagire all’immobilismo delle istituzioni nazionali e internazionali. Ci siamo chieste “di cosa può avere bisogno una ‘rivoluzione’?”; larisposta è stata di strumenti per leggere il presente e conoscere le radici, le cause, le prospettive e gli antagonismi di un movimento che nasce in Iran, un paese in profonda trasformazione in una regione che lo vorrebbe immutato.“Women have the power”: in questo scenario non è sfuggito il ruolo propulsivo della donna per il progresso sociale in un movimento - “donna vita libertà” - che porta il suo nome. Cerchiamo allora di dare una lettura consapevole della funzione dell’affermazione delle donne in un paese che le ha sempre volute lasciare indietro.

Antonella Parigi nasce a Torino, laureata in filosofia, ha lavorato per molti anni in grandi aziende multinazionali - come Braun e Cinzano - nell’ambito del marketing. Da sempre è una protagonista dello sprint e dell’innovazione culturale della città di Torino. È stata assessora alla Cultura e al Turismo della giunta Chiamparino. Nel 1994 ha fondato, con Alessandro Baricco, la Scuola Holden; nel 2006 ha dato vita al Circolo dei lettori, che ha guidato per otto anni. Ha ideato il festival ‘Torino Spiritualità’, appuntamento fisso del calendario torinese. Dal 2021 è Presidente di Torinocittàperledonne ETS APS, associazione impegnata nell’aumentare la partecipazione politica delle donne e nel creare nuovi modelli di leadership. In questa veste, nel 2023 ha ideato e realizzato, e in collaborazionecon il Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS e FOR JUS Forum dell’Università degliStudi di Torino, la scuola di politica e di leadership femminile “AD MAIORA”.

Deniz Ali Asghari Kivage
è nata a Torino da genitori iraniani dissidenti, emigrati in Italia dopo la rivoluzione del 1978-79. Si è laureata in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Torino, ha svolto parte del percorso universitario in Inghilterra, Francia, Israele. È avvocata in un noto Studio di di Milano dove si occupa di operazioni straordinarie, diritto commerciale e societario.



3 MAGGIO 2023 - 18.00/20.00 @RINASCIMENTI SOCIALI
ANALISI DEL QUADRO GEOPOLITICO ED ECONOMICO DELLA REPUBBLICA ISLAMICA  

NIMA BAHELI

Quali le spinte intestine e le prospettive di mutamento rispetto alle istanze politiche interne? E, a fronte di un forte regime di sanzioni, quali le ripercussioni regionali ed internazionali dell’attivismo di Teherannel dominio Cyber, nella cooperazione militare/economica con Russia e Cina, nelle relazioni diplomatiche con l’Occidente e le nazioni mediorientali?

Nima Baheli è un analista geopolitico specializzato nei temi di Intelligence, Politica marittima, Cybersecurity, Relazioni internazionali ed economiche con particolare enfasi sulla Regione Mediorientale, Sub-continentale e Asiatica. Ha tenuto attività didattica presso l’Università degli Studi de “La Sapienza”ed ha collaborato con “Limes – Rivista italiana di geopolitica”, “ISPI – Istituto per gli studi di politica internazionale” “Eastwest European Institute”, “Reset Dialogues on Civilizations”, “Formiche”. È intervenuto, in qualità di esperto geopolitico, a programmi trasmessi da diverse emittenti nazionali quali Rainews24, Sky TG24, TgCom, Cusano Italia TV, RadioRai, Radio Vaticana, Radio 24, RSI -Radiotelevisione Svizzera e Radio Radicale. Ha pubblicato un libro inerente alla “Penetrazione cinese inAfrica”, e un altro dal titolo “Balcani. Dal conflitto alle prospettive di integrazione europea”.


9 MAGGIO 2023 - 18.00/20.00 @RINASCIMENTI SOCIALI
DONNE, ISLAM E RIVOLTA

SARA HEJAZI

Il contributo intende esplorare nuovi modelli antropologici che, dall’origine della Rivoluzione del 1978-79 ad oggi, stanno evolvendo in Iran e che vedono la figura femminile, nel bene nel male, al centro delle trasformazioni del paese. Nel “male” come destinataria “privilegiata” di politiche antiliberali e autoritarie, nel “bene” come forza propulsiva di movimenti di (ri)affermazione delle libertà e dei diritti come “Woman life freedom”. La donna iraniana, divisa dal modello “Shirzan” e il modello “Fatima”, divisa tra ciò che “è” e come “deve” apparire, è oggi al “centro” del dibattito nella creazione di nuovi valori condivisi, della spinta verso la secolarizzazione della società, è pioniera, visionaria, protesa al futuro. Analisi del movimento femminista in Iran nell’ultimo ventennio in una prospettiva antropologica.

Sara Hejazi è antropologa e giornalista. Lavora come ricercatrice presso il Centro di ricerca della Fondazione Bruno Kessler di Trento e presso il centro europeo di eccellenza Jean Monnet dell’università degli studi di Trento. Insegna Global Studies and Anthropology of Modernity presso la Al Farabi Kazakh National University di Almaty. Tra i suoi saggi sull’Iran e sul mondo islamico, L’Iran s-velato. Antropologia dell’intreccio tra identità e velo. (Aracne, 2008), L’altro islamico. Leggere l’Islam in Occidente (Aracne, 2009). Il suo ultimo saggio Il senso della specie. Perché la cultura planetaria è il destino dell’umanità è uscito per i tipi di Erickson nel 2021.


16 MAGGIO 2023 - 18.00/20.00 @RINASCIMENTI SOCIALI
(RI)PENSARE GLI AUTORITARISMI IN MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA

ROSITA DI PERI

Il contributo intende esplorare il ruolo che i longevi regimi autoritari della regione hanno avuto nel definire la rappresentazione del Medio Oriente contemporaneo. Se è indubbio che l’area soffra per la violazione sistematica di diritti e libertà personali e per l’assenza di pratiche democratiche, è anche vero che la narrazione, specialmente quella giornalistica e mainstream, ha teso ad identificare le popolazioni con iregimi come se la popolazione, la società tutta, fosse connivente con i sistemi autoritari ne accettasse le regole repressive e le avvallasse. Questo è stato (ed è) un elemento chiave della retorica orientalista: i popoli della regione sono intrinsecamente arretrati, non avvezzi alla democrazia: in definitiva predestinati all’autoritarismo. L’intervento esplorerà le conseguenze e i pericoli di tali narrazioni e rappresentazioni.

Rosita Di Peri è Professoressa Associata presso il Dipartimento di Cultura, Politica e Società (Università di Torino), dove insegna “Politica, istituzioni e culture del Medio Oriente” e “Mashrek Politics and Institutions”. I suoi interessi di ricerca si concentrano sui temi della democrazia e dell’autoritarismo inMedio Oriente con un focus su Libano e Tunisia. È coordinatrice scientifica della Summer Schoo l‘Understanding the Middle East’ e Presidente di SeSaMO (Società Italiana di Studi sul Medio Oriente). Ha pubblicato numerosi articoli su riviste italiane e internazionali, come “Mediterranean Politics”,“Rivista Italiana di Scienza Politica”, “Politics Religion and Ideology”, “Oriente Moderno” e “Meridiana”. È autrice del libro “Il Libano contemporaneo” (Carocci, 2017) e co-autrice di “Guida alla Politica MedioOrientale” (Mondadori 2021); ha co-curato diversi libri e numeri speciali di riviste, l’ultimo è il volume “Mediterranean in (dis)order. Space, Power and Identity” (University of Michigan Press 2023).


17 MAGGIO 2023 - 15.00/17.00 @RINASCIMENTI SOCIALI
IL DECENNIO DELLE RIVOLTE ARABE, COSA È ANDATO STORTO?

PAOLA CARIDI

Dove hanno sbagliato le “primavere arabe”, cosa avrebbe potuto fare e non ha fatto l’Occidente?Le difficoltà che ha la democrazia ad affermarsi nel quadro politico, economico, socio-culturale del Medioriente.

Paola Caridi è saggista e giornalista, è socia fondatrice e presidente dell’associazione di giornalisti indipendenti Lettera22. Laureata in Lettere, in storia dei partiti politici, ha un dottorato di ricerca instoria delle relazioni internazionali. Si è specializzata su Germania, Europa centro-orientale e Balcani. Da oltre venti anni si occupa di Medio Oriente e Nord Africa, in particolare di islam politico in Palestina ed Egitto. Ha vissuto tra Cairo e Gerusalemme per dodici anni. È membro del comitato editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino, socia dell’Istituto Affari Internazionali e docente a contratto dell’università di Palermo.


24 MAGGIO 2023 - 18.00/20.00 @UNITO
DIRITTO COSTITUZIONALE COMPARATO

ANNA MASTROMARINO

Quale potrebbe essere una costituzione ideale per l’Iran? Forme di stato / forme di governo rilette in una prospettiva comparatistica alla luce della teoria della divisione dei poteri e della sua importanza per la sussistenza del concetto stesso di democrazia.

Anna Mastromarino è professoressa ordinaria di Diritto pubblico comparato presso l’Università degli Studi di Torino. È membra dell’Associazione italiana dei Costituzionalisti e dell’Associazione Diritto Pubblico Comparato ed Europeo. È co-direttrice della rivista Diritti Comparati. Si occupa di processi memoriali nel diritto pubblico oltre che di processi di integrazione costituzionale, con particolare attenzione ai conflitti di natura identitaria e territoriale.


29 MAGGIO 2023 - 18.00/20.00 @UNITO
DIRITTO COSTITUZIONALE: PRINCIPI E MODELLI

ANDREA GIORGIS

Come si “esce” da forme autoritarie del potere? L’esempio italiano. Principi fondanti e valori comuni alle costituzioni democratiche rivisti nel contesto della storia italiana post-fascista: dal CLN all’assemblea costituente, l’esempio della Costituzione italiana del 1948.

Andrea Giorgis è professore ordinario di diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Torino. È autore di vari scritti in tema di diritti fondamentali, di forma di governo e di giustizia costituzionale. Fino all’assunzione della carica di deputato è stato uno dei coordinatori del comitato scientifico di Biennale Democrazia. Senatore della Repubblica Italiana, in precedenza ha ricoperto l’incarico di Sottosegretario alla Giustizia.


7 GIUGNO 2023 - 18.00/20.00 @RINASCIMENTI SOCIALI
STORIA E LETTERATURA IRANIANA

HAMID ZIARATI

Modelli culturali dell’Iran “visti” attraverso la letteratura e i suoi protagonisti. Il potere della “parola”, da un lato, come mezzo per instaurare una egemonia culturale e, dall’altro lato, come strumento di denuncia e di affermazione di movimenti di opinione a difesa di diritti e libertà dell’individuo.

Hamid Ziarati, nasce a Teheran, è uno scrittore, attivista, ingegnere insegnante iraniano naturalizzato italiano. Per Einaudi ha pubblicato Salam, maman (2006, 2010 e 2019, vincitore dei premi Giuseppe Berto, Marisa Rusconi, Fortunato Seminara e Rhegium Julii), Il meccanico delle rose (2009, premi Alziator e Paralup della Fondazione Nuto Revelli) e Quasi due (2012).


16 GIUGNO 2023 - 18.00/20.00 @UNITO
DIRITTO INTERNAZIONALE

LUDOVICA POLI

L’Iran e il diritto internazionale.

Ludovica Poli è Professoressa Associata di Diritto Internazionale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino. Il suo campo d’indagine principale è la tutela dei diritti umani fondamentali, ma la sua attività di ricerca copre anche temi di diritto umanitario, di diritto penale internazionale e di diritto delle organizzazioni internazionali. Le sue più rilevanti pubblicazioni hanno ad oggetto il ruolo delle organizzazioni regionali nel mantenimento della pace e della sicurezza; la responsabilità di proteggere e l’intervento umanitario; i diritti delle donne; la violenza di genere ed i crimini sessuali nel diritto internazionale; il rapporto tra bioetica e tutela dei diritti umani fondamentali.



A chi si rivolge

Il percorso si rivolge alla comunità iraniana in questi mesi impegnata tutta nel movimento “Woman lifefreedom”, agli studenti universitari (e non) e alla cittadinanza di ogni età, interessati a comprendere i fattori sottostanti la costruzione di un percorso democratico per l’Iran, che si vogliano avvicinare ad un impegno diretto o se già impegnate/i, vogliano affrontare la storia, i significati e il nucleo valoriale di un modello politico che aspira all’uguaglianza, al dialogo e all’esercizio dei diritti di ciascuno e di tutti.

Calendario e totale ore
Il corso avrà inizio il 26 aprile 2023 e si concluderà il 16 giugno 2023. 18 ore per il primo blocco. Consapevoli che molte altre nozioni sarebbero utili, saranno proposti ulteriori approfondimenti e sivaluterà l’organizzazione di un secondo livello.

Attestato di frequenza
Verrà rilasciato un attestato di frequenza a chi avrà seguito il 70% delle lezioni. Cerimonia di consegna degli attestati il 16 giugno 2023.

Crediti Formativi
È in corso l’accreditamento per crediti formativi per le/gli studentesse/studenti universitari/e.

Modalità
Il corso che proponiamo si svolge sia in presenza che on line. Prevede un incontra alla settimana fruibile inpresenza e on line, due ore ogni incontro.

Dove
Le lezioni in presenza si svolgeranno a Torino, presso Rinascimenti sociali in Via Maria Vittoria, 38 e presso il Campus universitario Luigi Einaudi, in Lungo Dora Siena, 100/A (aule da comunicarsi). Il link per gli iscritti al corso online verrà comunicato in occasione delle lezioni.

Accesso al corso
Il corso si rivolge a persone di ogni età. Per partecipare è necessario mandare un modulo di iscrizione reperibile sul sito www.torinocittaperledonne.org.

Posti disponibili
30 per il corso in presenza. È possibile fare un abbonamento per assistere solo alle lezioni on line.

Costo
Il corso è gratuito per gli studenti e le studentesse universitarie dell’Università degli Studi Torino e del Politecnico di Torino. Per gli altri fruitori è finanziato tramite la modalità la piattaforma di crowdfunding “Rete del dono”che si occupa della raccolta di donazioni online a favore di progetti d’utilità sociale ideati e gestiti da enti del terzo settore (o organizzazioni nonprofit). La donazione minima per sostenere l’iscrizione di ogni partecipante è di 20,00 euro e potrà essere effettuata al link del progetto “Libera Scuola Mahsa Amini ”.


Per informazioni: torinocittaperledonne@gmail.com